Per la chiusura della III linea [e della II e della I] dell’inceneritore di Brescia
Ambiente Brescia, dicembre-gennaio 2014
Chiudere la terza linea dell’inceneritore A2A
Il patto siglato da Asm nel 1993 con la città prevedeva un inceneritore per un massimo di 266.000 tonnellate di rifiuti.
Oggi le tre linee dell’inceneritore bruciano 800.000 tonnellate di rifiuti (circa metà provinciali e circa metà importati).
La provincia di Brescia, non facendo di fatto la raccolta differenziata, se non in alcuni Comuni che hanno adottato il “Porta a porta”, ha, ad oggi, da smaltire circa 350.000 tonnellate di rifiuti urbani.
Quando il Comune di Brescia e tutti i comuni della Provincia, rispettando gli obiettivi di legge e adottando il “porta a porta”, raggiungeranno il 70% di RD, rimarranno da smaltire circa 150-200.000 tonnellate di rifiuti urbani.
Un inceneritore, in gran parte inutile per smaltire i rifiuti urbani provinciali, del tutto sovradimensionato, che emette, oltre a diossine e PCB di cui Brescia non ha proprio bisogno, centinaia di tonnellate di ossidi di azoto, precursori di PM10, è incompatibile con una città con l’aria oltremodo inquinata (3 volte i limiti per la tutela della salute umana), che fa parte di una zona critica che è già stata condannata dell’Ue per il mancato rispetto dei limiti delle PM10, recentemente decretate dall'Organizzazione mondiale della sanità come sicuramente cancerogene per l’uomo. Ricordiamo che compito del Sindaco è tutelare la salute dei propri cittadini.
Con la nuova Aia A2A pretende di importare sia rifiuti urbani che rifiuti speciali da fuori provincia, compresi rifiuti con codice a specchio (pericolosi/non pericolosi) e rifiuti che i cittadini vengono invitati a riciclare (imballaggi di cartone e di plastica, legno, plastiche…).
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Di fronte a questa situazione pregiudizievole per la tutela dell’ambiente e della salute
CHIEDIAMO
1. CHE, SI REALIZZINO GLI OBIETTIVI DI LEGGE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA, ADOTTANDO IL “PORTA A PORTA”.
2. CHE, PER L’INCENERITORE, IL BACINO DI RACCOLTA DI RIFIUTI, SIA URBANI CHE SPECIALI, SIA PROVINCIALE.
3. CHE NON VENGANO AMMESSI ALL'INCENERIMENTO RIFIUTI URBANI E SPECIALI, CHE SONO RICICLABILI, COME IMPONGONO LE DIRETTIVE EUROPEE.
4. CHE I RIFIUTI URBANI IN MENO, CONFERITI GRAZIE AL MIGLIORAMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA, NON POSSANO IN ALCUN MODO ESSERE COMPENSATI DA RIFIUTI URBANI O SPECIALI DI IMPORTAZIONE.
5. CHE, QUINDI, VENGA IMMEDIATAMENTE CHIUSA UNA LINEA DELL’INCENERITORE IN QUANTO DEL TUTTO INUTILE, COME PRIMO PASSO VERSO LA TOTALE DISMISSIONE, COME INDICATO PER IL 2020 DALL’UE.
Brescia li, 17 dicembre 2013
Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia
Rete Custodi del Creato
Comitato per la salute, la rinascita, la salvaguardia del Centro Storico
Comitato Ambiente Città di Brescia
Cittadini per il riciclaggio
Collina dei Castagni
Comitato per l’Ambiente Brescia Sud
Comitato Provinciale Rifiuti Zero
Cobas
Magazzino 47
L'"ecologica" Brescia sette anni fa, oggi ancor più ecologica
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