Cronaca
Riciclare i pannolini ora è possibile!
Come scrivevamo lo scorso 1 dicembre, leggi sotto, riciclare i pannolini ora è possibile!
Leggi qui sul sito di Ezio Orzes.
Cosa aspettano Comune e Provincia di Trento ad attivarsi per praticare ricerca e innovazione, prima degli inutili, costosissimi e dispendiosi smaltimenti, se “… le misure dirette al recupero dei rifiuti mediante… riciclo… sono adottate con priorità rispetto all'uso dei rifiuti come fonte di energia"?
Redazione Ecce Terra
Trento, 18 dicembre 2011
Rifiuti da riciclare, è ora di cambiare marcia
l’Adige - Adriano Rizzoli, 3 dicembre 2011
Su l'Adige del 30 novembre rileggo che 800 tonnellate di pannolini finiscono, ogni anno, nella discarica dei Lavini e che la soluzione sarebbe quella di "utilizzare pannolini lavabili o biodegradabili".
Ma, ancor prima di ipotizzare che una buona percentuale di famiglie (o case di riposo o ospedali) li utilizzi, sono maturi i tempi per raccogliere separatamente questa frazione, così da non “sporcare” il rifiuto indifferenziato, e poterla lavorare con l’adeguata tecnologia che separa e ricicla la parte organica, quella cellulosica e quella plastica.
Questa tecnologia è il futuro, lontano anni luce dal “tutto in discarica”; anche per la città del sindaco Miorandi, esperto in gestione e trattamento rifiuti, dalla quale non giungono nuove idee per un effettivo segnale di svolta. Lo richiedono l'accumulo e l’esoso smaltimento di alcune frazioni di rifiuti solidi urbani, proprio quelle che devono andare verso un altro tipo di gestione, a pochi giorni dall’anno 2012, dopo troppi anni che ci si limita a parlarne o a proporre soluzioni che tali non sono.
È proprio questo il tipo di gestione verso riciclo del futuro, come recita l’art. 179 del D. Lgs. 152-2006: “… le misure dirette al recupero dei rifiuti mediante riutilizzo, riciclo o ogni altra azione diretta ad ottenere da essi materia prima secondaria sono adottate con priorità rispetto all'uso dei rifiuti come fonte di energia.".
In questo senso può muoversi e operare l’Italia, e anche il Trentino può fare la sua parte. Hanno infatti poco da insegnarci la Francia o la Germania che preferiscono incenerire anche gran parte della frazione residua.
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