14 Settembre 2011
Il “Porta a porta” e la tariffa quasi puntuale a Trento
Documento che sarà consegnato al Sindaco, agli Assessori e ai Consiglieri comunali di Trento
assieme ai due Studi forniti (negli anni 2008-2010) dal consulente
di Dolomiti Energia e del Comune di Trento
dott. Attilio Tornavacca (leggili in calce)
Lettera aperta ai Sindaci e ai Presidenti delle Comunità di Valle
Direttivo Nimby trentino
Trento, 14 settembre 2011
Introduzione
Quattro anni dopo l’avvio del “Porta a porta” a Trento manca solo la Zona a traffico limitato - ZTL del Centro storico per dotare di questo metodo di raccolta dei rifiuti i circa 120.000 abitanti del capoluogo.
Dopo l’iniziale fase di sperimentazione nei sobborghi di Gardolo e Meano, con la positiva reazione della gran parte della cittadinanza, si sono aggiunti gli altri sobborghi e nel 2010 la prima periferia di Trento.
Quest’altra fase di estensione del “Porta a porta” non ha visto altre significative verifiche e coinvolgimenti della cittadinanza sul significato della differenziazione e valorizzazione della materia rifiuto dopo la separazione.
Dopo le iniziali affollate riunioni nei sobborghi, infatti, per spiegare la novità, non si coinvolgono nuovi soggetti, come ad esempio gli immigrati, che spesso faticano a comprendere usi e abitudini diversi rispetto ai loro Paesi d’origine.
Anello finale del “Porta a porta” è l’applicazione della tariffa puntuale, il “premio” legato all’effettivo quantitativo di rifiuto residuo prodotto. Quantitativo certamente non sufficiente per giustificare la scelta di un inceneritore, in evidente antitesi con il progetto complessivo di gestione che si sviluppa.
Capita che, proprio nel merito dell’applicazione della tariffa puntuale, le qualificate consulenze fornite dagli esperti incaricati da Dolomiti Energia, d’intesa con il Comune di Trento, vengano disattese da indirizzi o decisioni imprevedibili che vedono scarsa consultazione, spiegazione e approfondimento del Consiglio Comunale di Trento.
Se le principali criticità gestionali dei rifiuti, per numero di abitanti, esercizi commerciali, densità e geografia abitativa, sono riconducibili alla città di Trento si può ritenere che il tipo di gestione dei rifiuti del capoluogo possa condizionare, in un verso come nell’altro, anche la gestione degli altri Comuni trentini.
Confronto tecnico-economico delle soluzioni adottabili a Trento
per l'applicazione della tariffa puntuale
Redazione a cura del gruppo di lavoro composto da tecnici del Servizio Ambiente del Comune di Trento, della Trentino Servizi Spa e della ESPER Srl
Confronto tecnico-economico delle soluzioni di gestione integrata dei RU
adottabili nel Centro Storico di Trento
Redazione a cura del Dott. Attilio Tornavacca Direttore della ESPER Srl con la collaborazione del Dott. Raphael Rossi, del Dott. Andrea Cappello, dell’Ing. Salvatore Genova e dell’Ing. Fabrizio Piemontese
(leggi, in particolare, l'ultima parte "Sistemi interrati e seminterrati")