«Il rifiuto residuo si può dimezzare»
l’Adige – Franco Gottardi, 25 marzo 2014
Le osservazioni del Comune di Trento
Suggerimenti correttivi alla proposta del
IV aggiornamento del Piano di gestione rifiuti
di Nimby trentino e Coordinamento Trentino Pulito
Marzo 2014
L'aggiornamento del Piano rifiuti è un'occasione da non perdere per superare la contraddizione di fondo che ha caratterizzato la linea politica provinciale in questi anni nei quali si è proceduto su due piani paralleli e fra loro in conflitto.
Da un lato si voleva andare verso la “soluzione finale” tramite incenerimento del rifiuto solido urbano, dall'altro promuovere passi rilevanti, tramite la differenziata “porta a porta” e la tariffa puntuale, per “minimizzare” la frazione residua da smaltire.
L'abbandono dell'idea di costruire in Trentino un impianto di incenerimento, che esigendo rifiuti da smaltire sarebbe stato in antagonismo con la parallela crescita di un sistema virtuoso e flessibile, riapre uno scenario coerente con l'opzione che privilegia riduzione della produzione di rifiuti e del residuo da smaltire e riciclaggio dei materiali.
Le performance rilevanti raggiunte nel giro di pochi anni anche dal capoluogo, malgrado il mal riposto pessimismo di molti politici, ci dicono che la via maestra oggi è insistere su questa strada - come peraltro riportato in alcuni passaggi della Proposta di aggiornamento del Piano provinciale rifiuti – che può portare la provincia a produrre assai meno di 50.000 tonn/anno da smaltire.
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