Riceviamo da amici giapponesi residenti in Italia.
Pubblichiamo la pagina di oggi del Manifesto, un anno dopo il referendum su acqua e nucleare.
Redazione Ecce Terra
Trento, 12 giugno 2012
Cari amici
Il primo ministro giapponese Noda ha annunciato nella serata dell’8 giugno la decisione di riavviare due reattori nucleari nella città di Ooi, provincia di Fukui nel Giappone occidentale.
Ha anche ribadito che il nucleare rimarrà una fonte di energia importante per il Giappone negli anni a venire, riconfermando con ciò la politica giapponese basata sull'energia nucleare.
Lettera di protesta al primo ministro giapponese Noda
Spettabile Primo Ministro,
protestiamo contro la sua decisione di riavviare due reattori nucleari nella città di Ooi, provincia di Fukui. Le chiediamo di pensarci ancora e imporre, invece, una moratoria sul nucleare in Giappone. Le chiediamo di trovare una politica energetica responsabile per un Giappone senza il nucleare, basata sulla conservazione dell'energia e sull'energia rinnovabile.
La pagina del Manifesto
(clicca per ingrandire)
Un anno fa il popolo italiano ha detto NO, per la seconda volta, all’energia nucleare: la prima volta, nel 1987, sull’onda del disastro di Chernobyl, lo scorso anno di quello di Fukushima. Se i referendum del 2011 hanno cambiato il panorama italiano, il disastro nucleare in Giappone ha cambiato il panorama e le prospettive internazionali (segue sotto).